Antismoking: mai stato così facile smettere

Fuori dalla porta un posacenere colmo di “ultime sigarette”. In attesa di incontrare Maria Carmela Bognuda, responsabile del centro Antismoking di Lodrino, ci soffermiamo a chiacchierare con una cliente “aspirante non fumatrice”, anche lei invitata a fumare l’ultima prima della condanna: ricominciare a vivere a pieni polmoni! Ci racconta di aver cercato di smettere a più riprese ma non esserci mai riuscita. I dolori fisici causati dall’astinenza l’hanno puntualmente convinta a desistere. “Visto che da sola non ce la faccio, ho deciso di cercare il sostegno di uno specialista”, sorride. Il caso ci fa incappare quattro giorni dopo nella stessa persona che ci assicura che questa volta non fatica a rinunciare alle sigarette e, soprattutto, non risente di alcun disturbo fisico.

“Il metodo Antismoking elimina i residui di nicotina dall’organismo e con loro i disturbi di astinenza fisica. Il fumo delle sigarette contiene oltre quattromila sostanze ritenute tossiche. Tra queste la nicotina che, fissandosi sulle cellule del sistema nervoso, determina la dipendenza. Lo strato di nicotina può essere più o meno spesso a dipendenza della qualità e la quantità delle sigarette fumate e della ricettività del fumatore: esso si manifesta in una percezione ridotta di gusto e odorato, apatia, difficoltà di concentrazione e altro ancora, oltre al crescente richiamo verso la sigaretta”, ci spiega Maria Carmela, “il metodo Antismoking va a sgretolare questo strato che, rimesso in circolo, viene poi gradualmente espulso dall’organismo”.

Quanto dura il periodo di disintossicazione?

“Di regola una seduta basta per eliminare la nicotina dalle cellule nervose e un po’ di ore affinché l’organismo la espella. Dopodiché, perlomeno dal lato fisico, saremo non fumatori a tutti gli effetti. Il 90% dei clienti smette di fumare in uno, due trattamenti. Un ciclo Antismoking comprende cinque trattamenti che, all’occorrenza, possono essere effettuati sull’arco di sei mesi. In pratica, se durante questo periodo per un motivo qualsiasi si ricomincia a fumare o non si riesce a smettere completamente, si può far capo ai rimanenti trattamenti. A questo proposito voglio precisare che, in quanto titolari di un centro per la salute, pienamente consapevoli dei danni che il fumo arreca alla salute, riteniamo di primaria importanza offrire un sostegno a chi ha deciso di dare un taglio alla sigaretta. Per questo motivo, in caso di insuccesso, siamo ben lieti di offrire gratuitamente un ulteriore ciclo Antismoking”. 90% di successo alle prime sedute…

Il metodo comprende una bacchetta magica?

“No, ma è un valido sostegno, come dimostrano i risultati ottenuti. Tra tutti fumatori che si sono in questi anni rivolti a noi, valuto al 95% la percentuale di coloro che hanno smesso. Eliminare la dipendenza fisica significa, infatti, diminuire drasticamente la dose di volontà necessaria ad abbandonare definitivamente la sigaretta. Per qualche giorno rimane una sorta di “dipendenza psicologica”, la gestualità, ma è molto più facile da controllare se non alimentata da quella e fisica e se la si conosce. Noi la presentiamo ai nostri clienti, permettendo loro di riconoscerla e suggerendo qualche trucco per tenerla a bada il che, nella maggior parte dei casi, non risulta affatto faticoso”.

Poca volontà dunque, ma tanta voglia e magari anche fede?

“Credere al metodo non è importante, esso agisce in modo organico e i risultati sono chiaramente percepiti in ogni caso. La voglia di smettere è invece importante, e in caso contrario non credo ci si rivolga a noi, benché a questo proposito vorrei raccontare un aneddoto. Esso riguarda un cliente che, su pressioni del medico, si presentò da noi fiero di fumare oltre due pacchetti al giorno da quasi cinquant’anni, assolutamente scettico sul metodo, non intenzionato a smettere di fumare, bensì desideroso di dimostrare a moglie e medico che il metodo con lui non funziona, così da poter mantenere il vizio a lui tanto caro. Egli non era inoltre disposto a sottoporsi a più di un trattamento. Su sua esplicita richiesta procedemmo comunque al trattamento; mesi dopo sua moglie ci confermò che il marito aveva smesso di fumare, e ce lo confermò più tardi anche lui, infastidito dal fatto di non riuscire più a mettere in bocca una sigaretta”.

Cosa succede in pratica?

“Innanzitutto effettuiamo un test che stabilisce il livello di intossicazione. In base a questo procediamo al trattamento tramite l’Elektromeridian, un apparecchio di stimolazione dei meridiani usato solitamente in medicina cinese. L’appostia “penna” di cui si compone viene appoggiata sui punti riflessi del sistema nervoso che si trovano su naso e orecchie. Le onde emanate vanno a sgretolare gli strati di nicotina che lo rivestono, essi saranno in seguito espulsi dal corpo attraverso sudorazione e minzione. Il procedimento è assolutamente indolore e non invasivo, privo di effetti collaterali si presta anche al trattamento durante la gravidanza. L’unica riserva riguarda i portatori di pace-maker in quanto le onde trasmesse dalla “penna” potrebbero interferire con il funzionamento dell’apparecchio”.

È dunque un metodo di medicina cinese?

“È stato ideato dal Dr. Lamberti, medico bergamasco, che è stato condotto su questa strada dal caso. Il metodo si appoggia alla medicina cinese nel senso che si avvale della tecnica di stimolazione dei meridiani. Nel corso di una sua ricerca volta a individuare un trattamento contro l’emicrania mediante l’elettrostimolazione degli agopunti, Lamberti notò che i pazienti che fumavano improvvisamente smettevano, dichiarando di non sentirne più lo stimolo di, letteralmente, dimenticare le sigarette. Basandosi su queste osservazioni ha rivolto la sua attenzione al nuovo settore mettendo a punto il metodo “Antismoking” così come è conosciuto oggi”.

Quanto costa il trattamento?

“Non più dei soldi che un fumatore medio spende per le sigarette di uno, due mesi, mentre il giovamento sulla salute é inestimabile. Non starò qui a elencare tutti i disturbi legati al fumo per la maggior parte tristemente noti, mi permetto però di riprendere le affermazioni effettuate dal Dr. Quadri in una recente conferenza: smettendo di fumare si ha un recupero della capacità polmonare pressoché immediato; non è mai troppo presto né troppo tardi per provare; anche a ottant’anni”.

Sul mercato troviamo parecchi metodi per smettere di fumare, li ritiene altrettanto validi?

“Ritengo ve ne siano di efficaci, meno efficaci e addirittura controproducenti. È compito del cliente individuare, eventualmente con il supporto di esperti, la tecnica che predilige. L’efficacia del trattamento è in questo caso facile da verificare: o si smette, possibilmente a breve termine, o non si smette. Tuttavia il nostro metodo è l’unico in grado di togliere la dipendenza in modo immediato in quanto effettua una dissintossicazione dalla nicotina, causa stessa di quest’ultima. Pertanto voglio mettere in guardia sui prodotti contenenti nicotina, come cicche e cerotti. Questi non fanno altro che spostare il problema: la dipendenza resta (o aumenta), cambia unicamente il metodo di assunzione della sostanza. Sostanza che, tengo a precisare, è altamente tossica. Assunta direttamente in bocca (cicche), può provocare disturbi che vanno da problemi gengivali, fino a tumori in bocca e gola. Essendo un vasocostrittore, la nicotina può causare disagi anche assumendola attraverso i cerotti, essa disturba infatti la microcircolazione provocando vere e proprie necrosi dei tessuti, come è stato il caso per alcune persone presentatesi nel nostro centro”.

Intervista di Cindy Fogliari apparsa sulla rivista Gente Sana, febbraio 2005. www.gentesana.ch, info@gentesana.ch